
Creatività e ingegno: Meliconi e il teatro
Continuano le interviste ai nostri collaboratori e sostenitori. Abbiamo posto alcune domande a Luca Cucciniello, responsabile marketing della Meliconi (uno degli sponsor del TaG) e nostro fedelissimo e assiduo spettatore.
Ciao Luca e grazie del tuo tempo.
Che rapporto hai con l’Arte in generale?
Domanda difficile… che cosa è e che cosa non è l’arte?
Mia mamma ha tentato per anni di iniziarmi al pianoforte, salvo poi arrendersi a fronte della mia scarsa ricettività.
Con gli anni sono migliorato e apprezzo molto la musica, il teatro e la lettura.
L’azienda per la quale lavori si occupa di tecnologie e soluzioni tecniche per migliorare il proprio quotidiano.
Trovi ci siano similitudini o connessioni tra il tuo lavoro e il lavoro di chi sale su un palcoscenico?
Nel nostro lavoro cerchiamo di trovare “soluzioni intelligenti” per risolvere dei piccoli problemi quotidiani.
Per farlo studiamo i comportamenti delle persone e applichiamo poi creatività ed ingegno.
Non è all’incirca ciò che fa chi sale su un palcoscenico?
Cosa cerchi quando vai a Teatro?
Svago, intrattenimento, stimoli… e poi un ambiente accogliente! Direi che al TaG li ho sempre trovati tutti!
E quali le sensazioni che hai ricevuto mettendo al centro di alcune tue serate il TaG?
Ho spoilerato la domanda nella risposta precedente!
Meliconi è da sempre impegnata nell’innovazione ed è diventata “lo specialista dell’accessorio”.
Il significato di accessorio è qualcosa di complementare, qualcosa di secondaria importanza.
Ma sappiamo che non è sempre così, in quanto ai nostri giorni gli accessori diventano in alcune occasioni elementi indispensabili.
Cosa ne pensi?
Sono pienamente d’accordo!
È ciò che ripetiamo sempre quando vendiamo i nostri prodotti.
Pensa, ad esempio, ad un televisore senza telecomando: quanti di noi oggi tornerebbero ad alzarsi ogni volta che volessero cambiare canale come si faceva 30 anni fa?
I sostegni per la Cultura, per il Teatro, in Italia sono costantemente in diminuzione.
La politica considera la Cultura un accessorio non prioritario, senza accorgersi che violenze, reati, bullismo, malversazioni e problemi sociali sono la conseguenza della mancanza di investimenti in Cultura.
Di conseguenza, sempre più, gli operatori culturali si rivolgono ai privati.
Non conosco a fondo la questione e si tratta comunque di un argomento molto ampio e molto importante.
Per quanto riguarda la Meliconi, che è una azienda locale, il nostro impegno è quello di provare ad essere vicini e supportare il territorio per quanto ci è possibile.
Un imprenditore illuminato, che ho conosciuto, ha lasciato come “eredità” ai suoi dirigenti un monito: “Qualunque sia l’esercizio di bilancio di fine anno, ricordatevi sempre di mettere denari a sostegno della Cultura. Noi siamo bravi a costruire prodotti, ma la Cultura fa del bene a tutti indistintamente”.
Credo che tutta la riflessione si racchiuda in quel perfetto aggettivo: illuminato.
La Cultura è un elemento importantissimo nella vita di ciascuno di noi.
Se domani diventassi Ministro della Cultura, quali sono le prime cose che metteresti in programma?
Posso scegliere di diventare ministro dello sport, con cui ho più familiarità?